Pagina Precedente Vacanze si, ma con intelligenza Pagina Successiva

L’estate è la stagione più attesa dell’anno per molteplici ragioni. La principale sta nel fatto che l’estate dà la possibilità alla maggioranza dei lavoratori di consumare le ferie e agli studenti di godere sospirate vacanze. A tutti gli altri, giovani e anziani, permette di rilassarsi e di poter trascorrere lunghe ore all’aria aperta dopo i rigori dell’inverno e i capricci metereologici primaverili. Un periodo unico col suo caldo sole e le sue interminabili giornate; con le località di villeggiatura stracolme di gente che affolla le vie, i bar, i negozi fino a tarda sera. E’ un momento davvero particolare vissuto all’insegna della spensieratezza, dove si mescolano assieme riposo e sport, divertimento e buona tavola.

Questa è l’estate che noi tutti desideriamo vivere senza esagerare, che attendiamo con spasmodico interesse, che sogniamo di trascorrere nel migliore dei modi.

Diciamo la verità: piccoli e grandi, poveri e ricchi, a nessuno verrebbe in mente di rinunciare a questo magico momento che la natura ci offre.

Purtroppo occorre considerare anche l’altra faccia della medaglia.

Non sempre si fa un buon uso della vacanza. Di questa importante fase dell’anno tante persone non ne sanno approfittare, anzi, finiscono col rovinare quanto di buono avevano costruito prima di partire. Ciò accade ai giovani ma anche agli adulti, a persone non necessariamente sprovvedute che magari nella vita di routine appaiono pacate e serie. A volte ci si scatena totalmente in questo periodo, non si rinuncia e può saltare ogni elementare regola di vita. In ventiquattro ore si vorrebbe fare di tutto infischiandosene dei ritmi normali della giornata, della tranquillità e del sano divertimento. Il risultato di un simile comportamento, come si può arguire, sarà senz’altro disastroso. Gli adulti torneranno al lavoro stanchi, demotivati e forse anche irascibili; i giovani rientreranno in famiglia con esperienze in grado di condizionare pesantemente la loro vita futura. A casa, questi soggetti, pretenderanno di trasgredire, come se fossero in vacanza e inevitabilmente apriranno un conflitto con gli stessi genitori.

Il Papa, consapevole dell’ importanza del problema, ha sentito il bisogno di rivolgere il consueto appello invitando i giovani ad una condotta responsabile durante il periodo estivo, una condotta legata a quei valori irrinunciabili della vita a cui lui ha più volte fatto riferimento.

Marco Fiorelli