Da alcuni anni l’Italia invecchia più di qualsiasi
altro paese europeo. Si conoscono le ragioni del fenomeno e le conseguenze
socio-economiche che ne deriveranno nel prossimo futuro. Si discute e si
tenta di prendere seri provvedimenti ma al momento le buone intenzioni
sembrano cadere nel vuoto.
Per cui la situazione è la seguente: sempre più anziani da una parte con le
loro peculiari esigenze e sempre meno giovani dall’altra, preoccupati per il
loro avvenire. Uno stato e una società per progredire avrebbero invece
bisogno di giovani, di energie fresche, come si usa dire, poiché sono queste
il principale motore dello sviluppo. La popolazione italiana, dunque,
“imbianca” ma per ora non diminuisce, grazie in gran parte ai figli degli
immigrati.
Ben vengano questi, ma è un peccato che le nostre ragazze rinuncino alla
maternità, fondamentalmente per ragioni economiche, ma anche per mancanza di
fiducia nell’istituto familiare. Altri paesi europei sono molto accorti
sulla questione demografica. Noi italiani dovremmo fare altrettanto. Non si
può aspettare troppo tempo per affrontare il problema: un paio di lustri e
il nostro paese prenderà un’altra faccia. Un Monsignore si è rivolto di
recente ai nonni scrivendo loro la seguente lettera il cui contenuto è, di
certo, pertinente al problema demografico.
Cari nonni,
oggi si parla di voi segnalandovi semplicemente come “nonni”. Ma per chi
volesse indicarvi in base a ciò che fate o che siete, è sottinteso che voi
appartenete a più categorie: siete volontari…., assistenti….., educatori…..
E per questo siete pagati: il “grazie” o la carezza o il sorriso dei
nipotini vi giunge più gradito di un aumento di pensione. Per tutte le
professioni si prevede un “trattamento di fine rapporto”. La “professione”
dei nonni fa eccezione, forse per ricordare che per loro non c’è né “fine
lavoro”, né licenziamento. Per più di un motivo, voi siete i custodi e gli
storici dell’esistenza. Siete coloro che narrano la vita ai nipotini. Essi
ascoltano come si ascolta un’avventura ed imparano così ad inoltrarsi nella
vita. Voi nonni siete preziosi, …..
la lettera continua…
uno scritto con bellissimi spunti e misurati passaggi che mettono in rilievo
la figura del nonno e che, nel contempo, inducono ad una seria riflessione.
Ci saranno ancora nel prossimo futuro nipotini da affidare ai nonni?
Marco Fiorelli |