Il 26 dicembre 2004, alle 6,58 del
mattino, a nord di Sumatra in Indonesia, la terra ha tremato fino alla
magnitudo 8,9 della Scala Richter; poi un’onda anomala (tsunami) si è
sollevata dall’Oceano sommergendo isole e cancellando intere comunità. Il
tutto accadeva un anno fa e in pieno clima natalizio. Le prime notizie,
accompagnate da alcune immagini che non davano assolutamente la dimensione
esatta dell’immane disastro, ci hanno dapprima stupito, poi preoccupato e da
ultimo commosso. Col passare delle ore e successivamente dei giorni la conta
delle vittime si faceva sempre più pesante in un crescendo davvero
impressionante. mille, duemila, diecimila, centomila per arrivare infine a
200.000 decessi. Forse molto di più si sostiene da alcune parti, ma è certo
che il numero esatto delle persone scomparse non si saprà mai. Le riprese
televisive di allora evidenziavano di continuo un paesaggio apocalittico.
Acqua dappertutto e distruzione totale di qualsiasi infrastruttura per
centinaia di chilometri. Non bisogna dimenticare che il tributo imposto dal
mare ha riguardato poco meno di dieci Paesi. Quando l’acqua si è ritirata
lasciandosi dietro fango e migliaia di tonnellate di macerie, si è capito
che non meno di 2.000.000 di persone erano rimaste senza tetto e che il
totale delle perdite ammontava a circa 5,4 miliardi di dollari. Ogni volta
che si verifica un disastro che mette in ginocchio una località è tutto un
susseguirsi di aiuti in denaro e di interventi miranti ad alleviare il
dolore e il disagio della popolazione. Anche questa volta, da ogni parte del
mondo, le iniziative di solidarietà sono state numerosissime e ammirevoli.
L’Italia, come è suo costume, ha fatto la propria parte, ha dato una prova
di coraggio e generosità davvero notevoli. E’ la Protezione Civile che ha
gestito e gestisce tuttora gli aiuti e i progetti finanziati dagli italiani.
Occorre precisare che questo Ente è sorto nel 1976 in seguito al terremoto
del Friuli e da allora le sue missioni sono state tante e spesso risolutive.
Ad un anno dallo tsunami l’azione della Protezione Civile si è rivelata
efficace in quattro settori strategici: sanità, case, scuole e attività
produttive ed ha ricevuto unanime riconoscenza e stima da quelle popolazioni
duramente provate.
Marco Fiorelli
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Una mappa illustra quanto è avvenuto
il 26 dicembre 2004 nel Sud Est asiatico |