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Il cacciator cortese

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  L’apertura più sognata
finalmente è arrivata;
sono mesi che l’aspetta
chi s’intende di doppietta.

La stagione venatoria
per alcuni è vera gloria,
sono quelli che non sbagliano
a tirare nel bersaglio.

Ma per altri cacciatori
molto spesso son dolori,
il motivo è presto detto:
la lor mira fa difetto.

Sono questi appassionati
che ombrosi e amareggiati
nel rientrare a casa loro
si lamentano in coro:

‹‹Sono stato sfortunato
e il bel tiro l’ho mancato;
ma la colpa è del vicino
che m’ha spinto quel tantino››.

Altra frase è assai diffusa
tra la gente più delusa:
‹‹La cartuccia comperata
era mal confezionata››.

Molte scuse può trovare
chi è ‘na frana nel cacciare,
mai ‘na volta è stato detto:
‹‹Se sapevo stavo a letto››.

All’amico Claudio,
appassionato di caccia
,
in occasione dell’apertura della stagione venatoria.

Nella zona d’Mondavi
sono tanti quelli bravi
e tra questi ce n’è uno
che non supera nessuno.

E’ di origine orcianese
spara ben, non ha pretese,
quando parte per la caccia
non fa mai la figuraccia.

Torna stanco e indolenzito
col carniere ben riempito
e alla cara mogliettina
mostra fier la selvaggina.

Noi, amici e conoscenti,
di Bacchiocchi siam contenti,
lo saremmo ancor di più
se pensasse men per lu.

Ma perché il suo bottino
non lo cede al buon nonnino
giacchè lui nemmeno a dirlo
è disposto anche a pulirlo?

Una volta preparato
e da Anna cucinato,
nella tavola affollata
la gran festa è assicurata.

Questo si ch’è ragionare
altro che solo sparare,
tutti noi che siam golosi
aspettiamo fiduciosi.

Marco