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L'iniziazione

Mani intrecciate a conchiglia

si tuffano nell’acqua benedetta

riemergono colme di gocce.

Dall’alto, raccolte ed intrecciate in collane di seta,

cadono a cascata e s’infrangono sul capo:

generando e sparpagliando rivoli d’argento,

donando riflessi di fuoco

di pioggia e sabbia dorata

d’alba e tramonto ai tuoi capelli,

tessuti con sottili fili di grano,

scendendo veloci sul tuo viso imbronciato

che genera lagrime, seguite da un breve pianto.

Non temere!

Percepisci, accogli e trattieni nel tuo cuore:

il calore di braccia e mani forti

che, sensibili amorevoli e sicure,

ti sorreggono e proteggono,

lo Spirito sceso dall’alto per te,

l’affetto che ti circonda e ti sta donando

la piccola folla a cerchio attorno a te.

Sgrana e rasserena gli occhi:

si paleseranno barbagli con i colori del mare.

Fai fiorire ed illumina il volto:

schiudi le labbra e plasma il sorriso,

riempilo di gioia e serenità,

donalo a chi, per te e con te,

conosce la tenerezza e l’affetto.

Oggi,

sorrisi gioia amore

sono solo per te!

 

(A Gaia per il suo battesimo)

 

Cesare Del bosco

(Monza)

 

Sei tornato Poverello d'Assisi

Sei tornato poverello d’Assisi

perché il tuo desiderio grande

non era compiuto.

Quando fosti a “la presenza del Soldan superba”

già il Padre aveva preparato per te

i frutti dell’oriente degli umili e dimessi.

E’ stata questa La sete del martiro

che hai saziato nei panni di una suora.

I diseredati respinti dal mondo

in Te, in Lei, servi di Madonna Carità

hanno potuto preparare un tesoro nel regno

sicuri che non verrà dilapidato,

nè ci saranno rapine capaci di derubarlo.

Madre Teresa che ti sei fatta piccola,

e sei il novello poverello d’Assisi

e sempre fra le rapine

prepari un tesoro di prezzo inestimabile

per gli ultimi,

per coloro che una volta tanto fanno da cornice ai potenti,

dammi la povertà della richiesta.

Fa che ripeta anche quando

il labbro trema e balbo è il parlare:

“bussate e vi sarà aperto”,

ma chieda; “Padre nel nome di tuo Figlio Salvatore

dammi ciò che tu vuoi da me

non quello che ogni giorno vorrei da Te.

E allora sarò certo di avere tutto:

“Perché ciò che nel nome mio

al Padre chiederete,

siatene certi, Lui ve lo darà”.

 

Zeno Fortini