enza figli non c’è futuro.
Se i figli sono pochi, in una società di adulti e anziani, il futuro
svanisce. A chi consegniamo ciò che siamo, ciò che a loro volta ci hanno
consegnato i nostri genitori? È vero anche il contrario: senza futuro non
ci sono figli. Quando l’orizzonte si fa incerto o rischioso, si avverte
sempre meno il desiderio di donare la vita, il coraggio di generare dei
figli.
Alla "crisi delle nascite, al declino demografico e
all’invecchiamento della popolazione" si riferiva anche il Santo
Padre nel suo discorso al Parlamento italiano del 14 novembre 2002,
invitando "a un impegno responsabile e convergente, per favorire una
netta inversione di tendenza".
Senza figli non c’è futuro. Ma anche senza genitori
non c’è futuro. Un’intera cultura dominante ha scordato il valore della
paternità e della maternità, anche spirituali. Mancano i figli e mancano i
genitori. Ma mancano anche gli educatori e i maestri. Parlando dei figli che
mancano nel nostro Paese non dobbiamo dimenticare i figli che – numerosi
– un futuro l’avrebbero se non se lo vedessero rubato dalla
denutrizione, dalla malattia, dalla guerra; per non dire di quelli che un
futuro non lo potranno mai avere perché viene loro radicalmente sottratto
dalla persistente pratica dell’aborto. Occorre quindi lavorare su più
fronti.
Sulla famiglia, per vincere la tenaglia dell’egoismo che
spinge a considerare la generosità, la comunione e la fraternità i vizi
dei perdenti, quando invece la storia dice che alla lunga sono le virtù
dei
vincenti.
Sulla società, sul mercato del lavoro, nel dibattito
culturale a partire dai mass-media, per proporre immagini positive di
genitori uniti, responsabili e felici. Sulla politica, perché consideri
davvero la famiglia quello che è: il primo nucleo della società italiana,
e attorno alla famiglia costruisca un progetto di Italia futura, investendo
con convinzione sui figli, nostro futuro.
Per affrontare questi impegni non mancano le risorse di
tanti uomini e donne che credono nella vita. Credono anche quando le
condizioni di disabilità lasciano intravedere un futuro difficile e lottano
per renderlo il migliore possibile. Testimoni ad un tempo di amore alla vita
e di speranza per il futuro.
Benedica e avvalori questi intendimenti il Dio della
vita.