Pagina Precedente Senza figli non c'è futuro Pagina Successiva

Pubblichiamo il testo del messaggio diffuso il 22 novembre (con data del 1° novembre) dal Consiglio episcopale permanente per la XXVI Giornata per la vita che si è celebrato il 1°febbraio 2004.

Senza figli non c’è futuro. Se i figli sono pochi, in una società di adulti e anziani, il futuro svanisce. A chi consegniamo ciò che siamo, ciò che a loro volta ci hanno consegnato i nostri genitori? È vero anche il contrario: senza futuro non ci sono figli. Quando l’orizzonte si fa incerto o rischioso, si avverte sempre meno il desiderio di donare la vita, il coraggio di generare dei figli.

Alla "crisi delle nascite, al declino demografico e all’invecchiamento della popolazione" si riferiva anche il Santo Padre nel suo discorso al Parlamento italiano del 14 novembre 2002, invitando "a un impegno responsabile e convergente, per favorire una netta inversione di tendenza".

Senza figli non c’è futuro. Ma anche senza genitori non c’è futuro. Un’intera cultura dominante ha scordato il valore della paternità e della maternità, anche spirituali. Mancano i figli e mancano i genitori. Ma mancano anche gli educatori e i maestri. Parlando dei figli che mancano nel nostro Paese non dobbiamo dimenticare i figli che – numerosi – un futuro l’avrebbero se non se lo vedessero rubato dalla denutrizione, dalla malattia, dalla guerra; per non dire di quelli che un futuro non lo potranno mai avere perché viene loro radicalmente sottratto dalla persistente pratica dell’aborto. Occorre quindi lavorare su più fronti.

Sulla famiglia, per vincere la tenaglia dell’egoismo che spinge a considerare la generosità, la comunione e la fraternità i vizi dei perdenti, quando invece la storia dice che alla lunga sono le virtù dei vincenti.

Sulla società, sul mercato del lavoro, nel dibattito culturale a partire dai mass-media, per proporre immagini positive di genitori uniti, responsabili e felici. Sulla politica, perché consideri davvero la famiglia quello che è: il primo nucleo della società italiana, e attorno alla famiglia costruisca un progetto di Italia futura, investendo con convinzione sui figli, nostro futuro.

Per affrontare questi impegni non mancano le risorse di tanti uomini e donne che credono nella vita. Credono anche quando le condizioni di disabilità lasciano intravedere un futuro difficile e lottano per renderlo il migliore possibile. Testimoni ad un tempo di amore alla vita e di speranza per il futuro.

Benedica e avvalori questi intendimenti il Dio della vita.