Pagina Precedente Lettere in arrivo Pagina Successiva

Lettera 1

Santo Natale 2002

...dal Brasile...

Carissimi Amici,

A voi tutti un saluto caro e un pensiero e, soprattutto, un grazie che sgorga dal cuore.

Mentre vi scrivo, ricordo il mio pellegrinaggio a La Verna dove San Francesco ricevette le stimmate. Questo luogo di pace, di silenzio che ti invita alla preghiera e ad entrare nel mistero della croce e risurrezione, ci spinge anche ad andare verso i fratelli senza escludere nessuno. Ti senti coinvolta dalla bellezza che è la vita e che il Padre Nostro che è nei cieli ci ha donato, e allo stesso tempo senti tutta la tua fragilità umana da portare al Signore; Lui dalla croce accoglie tutti, invitandoci alla fratellanza e ad essere solidali uno verso l’altro, riconoscendo che solo Lui è il Signore. Veramente possiamo dire con San Francesco “Mio Dio, mio Tutto”.

Nel mese di settembre ho avuto la possibilità di incontrare molti di voi durante il mio breve viaggio. Non essendo stato possibile visitare tutti, mi impegno a scrivere anche per essere presente e vicina a tutti voi e specialmente a quelli che non ho potuto incontrare di persona.

Ancora una volta voglio ringraziarvi per la vostra fedele presenza e generosità, per le meraviglie che il Signore opera attraverso di voi, aperti ad accogliere l’invito di Gesù “chi accoglie uno di questi piccoli nel mio nome accoglie me”. Grazie alla vostra generosità possiamo aiutare sempre di più coloro che si trovano nel bisogno e nella necessità.

Nella scuola di Nova Xavantina (Mato Grosso) ci sono al momento 625 alunni da 3 ai 16-17 anni. Anche la missione con gli indios prosegue bene, abbiamo diminuito la mortalità infantile, grazie ai pozzi semi-artesiani costruiti con i vostri aiuti e all’alimentazione più sana e nutriente e all’acquisizione di condizioni igieniche basilari.

Al convento in Goiania (stato di Goias) abbiamo 158 piccoli tra il nido e la scuola materna; essi ricevono una assistenza completa che comprende l’igiene, alimentazione, programmi di sviluppo e apprendimento. Oltre ai piccoli ci sono 200 bambini e adolescenti dai 7 ai 14 anni che, dopo la scuola, ricevono una alimentazione salutare, sostegno scolare e altre attività come sport, musica ecc. e pratiche per imparare abilità domestiche. In questo modo i bambini e ragazzi hanno un’alternativa al pomeriggio e sera altrimenti trascorsi sulla strada.

A San Paolo, nella città di Indaiatuba, da quest’anno due suore si sono stabilite anche con l’abitazione in mezzo ai bambini dell’orfanotrofio “Casa della Provvidenza”, dove vivono 35 bimbi e ragazzi.

Abbiamo intrapreso un’altra attività nel nord del Paranà occupandoci anche dei vecchietti abbandonati, ormai questa è anche una realtà nostra. Non solo i piccoli sono abbandonati, anche gli anziani. Quando li abbiamo accolti erano in una situazione precaria e di assoluto abbandono.

Tutto ciò è possibile, perché voi ci sostenete con il vostro obolo e con la vostra preghiera. Di questo vi siamo immensamente grate. Sicuramente il Signore ci precede in generosità e benevolenza: Egli vi ricolmi delle Sue benedizioni e vi ricompensi come Lui solo sa fare.

Grazie ancora dell’aiuto e dell’amicizia, del bene che ci volete: tutto questo rafforza la nostra volontà nel fare dono della nostra vita ogni giorno di più per far risplendere il volto del Cristo in ogni fratello che è nella necessità.

Così come Maria ai piedi della croce accolse Gesù sfigurato, senza somiglianze umane, e credette nella risurrezione, insieme accogliamo il Dio che viene in mezzo a noi come Bimbo bisognoso di tutto e indifeso.

Auguro a tutti un santo e gioioso Natale.

Sr. Francesca Marra e comunità del Brasile

Suore francescane dell’Addolorata

 

 Lettera 2

Ci fé em Deus, nos conduz po muitos caminhas.

Sejam toclos as caminhas, de muita paz, alegria, amor e felicidade!

Feliz Natal e Ano Novo!

n.x. 26/11/2002 Davi

Lettera 3

Ci vinda de Jesus Cristo é nuatira para esperar a norso renascimento e a despontar do mundo nava com que sanhanecos

Feliz Natal

Denis 2^ B

 

Lettera 4

P. SILVIO MENCARINI

Catholic Church P.O. Box 12

Awassa (S.N.N.P. Reg. State)

Ethiopia

26.11.02

Rev. e carissimo D. Giuseppe,

tanti auguri di BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO a lei, a tutti i suoi cari, ai comparrocchiani. Il Signore viene e noi non solo lo sappiamo, ma annunciamo il lieto annunzio al mondo intero.

Perché? Perché il Signore per sua bontà ci ha scelti. In queste feste noi riconosciamo la bontà di Dio e ci sentiamo stimolati ad amarlo, anche per i tanti, auto-sufficienti, che non sanno cosa farne?

La ricordo sempre nelle mie preghiere quotidiane con tutti i suoi cari, vivi e defunti, con tutti i parrocchiani. Una preghiera per me perché il Signore gradisca il mio servizio missionario. Piccola cosa da 80 anni: pregare e pregare, essere sempre disponibile a chi vuol riconciliarsi con Dio, essere aperto al grido dei poveri e far loro conoscere il volto di Dio che è amore, ed essere la mano della SUA Divina Provvidenza. E il prossimo anno si prevede tragico, come per l’Eritrea. Il Governo lo martella e chiede aiuti alla comunità internazionale. Ma le Chiese, gli ONG non possono importare nulla: è compito di papà Governo che sa e ha i mezzi per distribuire gli aiuti. Tutti debbono procurare dollari o EURO, cose facili da maneggiarsi e non lasciano segni.

Tanti cari saluti e rinnovati auguri di Buone Feste. Che il S. Bambino ci dia la SUA pace, gioia e serenità.

Dev.mo nella SS: Trinità

Lettera 5

23.11.02

Rev.do e Caro D. Giuseppe,

voglia gradire l’Augurio Natalizio mio e di noi tutti della Missione. Il Signore faccia crescere tutti i suoi parrocchiani sempre più nell’Amore di Dio e del Prossimo. Preghiamo a vicenda.

Nonostante le forze avverse – leggerà sui giornali o sentirà alla T:V. almeno quanto sia osteggiato chi segue Cristo – il Seme mette radici e cresce rigoglioso.

Viva Mondavio, D. Giuseppe e tutti quanti abitano il bel colle.

Caramente

Lettera 6

Carissimo Don Giuseppe

ho pensato di fare una cosa gradita ai lettori del Bollettino, inviando una bella foto di Suor Giuseppina Margoni, la Suora Comboniana, che è vissuta tanti anni insieme alla cara zia Suor Colomba De Angelis in Sudan.

E’ ritratta davanti all’asilo della città di Ondurman, l’antica capitale del Sudan, insieme a tanti bambini della sua scuola.

La foto le è stata scattata per festeggiare i suoi cinquanta anni di maestra di scuola materna! Sotto la sua responsabilità ci sono 380 bambini di tante razze e tribù, come lei stessa mi ha scritto, dicendomi anche di essere aiutata da sette maestre e da Suor Graziella.

Pensare che una Suora, costretta anche per la sua malattia, a portare il busto ortopedico, riesca a svolgere un lavoro così impegnativo e di responsabilità, ci fa quasi impallidire.

Ma non c’è da stupirci, perché i missionari sono di una fibra diversa, essendo animati da un grande entusiasmo, unito ad una tale forza di volontà, che permette loro di raggiungere questi grandi obbiettivi.

A Suor Giuseppina, di origine trentina, ma ormai “sudanese”, per i tanti anni passati in missione, va tutto il nostro grande affetto, per questo suo impegno quotidiano condotto con dedizione completa, fra mille difficoltà ed avversità, nel silenzio e lontano dai riflettori della nostra società, a favore dei più poveri ed abbandonati del mondo.

Mauro Giombi

Chi volesse comunicare con la Suora il suo indirizzo è :

Suor Giuseppina Margoni

Comboni Girls’ School

P.O. BOX 263 OMDURMAN

SUDAN

Tel: 0024915/550188