Nel mese di Giugno appena trascorso il Centro Diurno L’aquilone
ha messo in scena una rappresentazione teatrale (al Chiostro di Mondavio),
che ha visto gli impareggiabili Aquiloni cimentarsi con un nuovo linguaggio
fatto di evoluzioni corporee, volute e molto, molto di più.
Lontano da ogni timore da ogni ritrosia hanno donato tutto se stessi
senza risparmio, arrivando con le loro espressioni nel profondo di ciascun
presente.
La serata ha aperto numerose “finestre” tese a rappresentare… l’eterna
fatica di scoprirsi e comunicare con gli altri…la vita intesa come
movimento e trasformazione incessanti…l’abbattimento dei muri che ci
abitano e ci impediscono di annusare il soffio della vita…l’amore come
collante universale.
Lo spettacolo ha riscosso numerosi consensi tanto che, con molta
probabilità, verrà replicato permettendo così la visione a chi quella
sera era impegnato altrove.
Playback tuttavia non rappresenta l’unica iniziativa, per quanto
magica, della nostra estate. Infatti L’Aquilone nei primi giorni di Giugno
si è recato a Firenze a far visita a Lucio e alla sua famiglia:
indimenticato ex frequentatore del centro.
L’iniziativa ha riscosso unanimi consensi visto che siamo arrivati a
riempire un pullman equamente diviso tra volontari familiari obiettori
utenti operatori…tutti amici.
Valeria(pedagogista e regista di Playback),ci ha donato un altro scampolo
di sogno invitandoci, presso la Madonna delle Grotte di Mondolfo, ad un
stage teatrale che ha ulteriormente arricchito il Centro.
Siamo stati presenti anche alla festa di S.Filippo importante momento di
socializzazione con possibilità di esporre e vendere i nostri prodotti.
Altro snodo prezioso della nostra estate è rappresentata dall’arrivo
di un pulmino adeguatamente attrezzato per il trasporto dei ragazzi.
Cogliamo l’occasione per ringraziare l’amministrazione comunale per l’attenzione
sempre dimostrata nei nostri riguardi.
Un caloroso ringraziamento a tutti coloro che, con grande affetto ,
continuano ad invitarci…come l’immancabile appuntamento conviviale con
Don Giuseppe, irrinunciabile punto di integrazione sul territorio.
Grazie.
Tamara Francesca
Cristina