Appresi
i primi rudimenti musicali dai genitori, dal 1885 frequentò il Liceo
musicale Rossini di Pesaro diretto da Carlo Pedrotti e poi da Pietro
Mascagni, ottenendo numerosi premi destinati ai migliori allievi e
conseguendo in breve tempo i diplomi in Composizione, Pianoforte,
Istrumentazione per banda e Canto corale sotto l'insegnamento di celebri
musicisti quali Pedrotti, Petrali, Vanbianchi, Ferrari, Vitali, Aldrovandi e
Frontali.
Pianista di straordinarie agilità, precisione e
sensibilità interpretativa, ottenne numerosi riconoscimenti e premi, con
grandi consensi da parte del pubblico e della critica specializzata.
Fu Direttore di scuole ed istituti musicali a San Vito al
Tagliamento, Ferrara e Cagliari (ove fondò l'istituto musicale oggi
Conservatorio), e di importanti corpi bandistici a Gallarate e Brescia, ai
quali fece raggiungere i più alti livelli artistici e conseguire importanti
e prestigiosi premi.
Dal
1910 al 1939 fu insegnante presso il Liceo musicale Rossini di Pesaro, sotto
la direzione di Amilcare Zanella. Nel corso degli anni ricoprì le cattedre
di Composizione, Istrumentazione per banda, Pianoforte principale, Armonia
principale, Cultura musicale generale e Contrappunto e Fuga. Nell'ultimo
periodo ebbe anche l'incarico di Vice direttore.
Per molti anni ricoprì con passione e competenza il ruolo
di responsabile della “Biblioteca dei Corpi di musica”, la produzione
bandistica della Casa musicale Ricordi di Milano.
Come compositore, lasciò una nutrita produzione musicale:
oltre 250 composizioni originali, molte delle quali pubblicate, per
orchestra, banda, pianoforte, complessi da camera, canto, organo, oltre a
numerosissime trascrizioni e riduzioni. Su testi del letterato Gaetano Gigli
compose anche tre opere: “Il maestro di Cavallara”, “La beffa” e “Il signore
del pigiama”. Tutto il materiale, costituito da manoscritti originali
autografi, copie e spartiti a stampa, nel 1987 fu donato dagli eredi alla
Scuola comunale di musica di Mondavio, a lui intitolata. Da allora
insegnanti e allievi hanno cominciato a inserire nel loro repertorio,
didattico e concertistico, musiche di Alessandro Peroni.
Il carattere “salottiero” della sua vena melodica ben si
declina con il rigore compositivo maturato negli anni della formazione; da
tale sintesi scaturisce un pensiero musicale ricco e articolato ma, al tempo
stesso, di fresca invenzione e assai comunicativo.