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Mondavio: il monte degli uccelli

Uccelli in volo,

cormorani che si posano sulle dolci colline di Mondavio,

e il cielo si colma di mille fuochi.

Le nuvole si tingono di un rosa antico acceso

e accenna un leggero grido di uccelli

che volano in mezzo ai campi di erba tagliata

che si tinge di verde.....7

Un inno alla campagna.

Nel mezzo di colline verdi si frastagliano campi

che si intagliano di tante striature.

Il verde dell'erba con il marrone e il giallo

formano una sala a nervature composte,

mentre le dolci colline si colorano con le tinte della natura

e la campagna si intaglia nella radura.

Mondavio, vista dall'alto, sembra una scacchiera

immersa in un mare pieno di ombre

che si tingono di rosso e di rosa,

che si accendono di mille bagliori in mezzo alle nuvole

immerse nel verde della campagna.

Di notte si colma di blu cobalto...con i colori della natura:

il giallo della paglia che si trasforma in fascine.

Tutto si colma.

E' bello immergersi in un mare di girasoli dal colore giallo,

tra i grilli e le cicale che si accendono

nella notte colmata da un blu cobalto,

sotto la luna...in un cielo trapunto di stelle.

Maria Grazia Puntiroli

Alla Madonna del Divino Amore

Lode a te, Madonna del Divino Amore.

Siamo giunti al tuo Santuario cantando con la voce e con il cuore,

Santissima Madonna del Divino Amore!

Fortemente ti applaudiamo con le nostre mani

noi tutti, bene o male del centro Fragili Anziani.

Oggi con te, Madre Santa, anche se più o meno sofferenti, il cuore è lieto,

partiti con gioia dal n. 2, la nostra casa, di via Pomponio Leto.

Oggi, 25 aprile, a Roma sventola il tricolore

per tutta l'Italia per questa giusta Liberazione.

Madre santa, a noi tutti peccatori manda la tua benedizione,

con il tuo sguardo seguici qua e là,

mentre noi diciamo al tuo Figlio Gesù, sia fatta la tua volontà.

Anche se dolcemente una lacrima ci bagna il viso,

guardando in alto vediamo angeli e santi con i nostri defunti

che ci sorridono da quel luogo santo chiamato Paradiso

Edoardo Persi (Nato il 9 maggio 1910)

Il giorno della memoria

Dovere di ricordare

quello che è stato,

perché il tempo non cancelli,

ascoltare,

imparare,

approfondire la comprensione

per trasformare il ricordo,

raccontando fino in fondo,

perché gli orrori del passato

non possano più accadere.

Popolo senza memoria,

è uomo senza storia,

chi non la possiede

è condannato a riviverla.

Lucio Canestrari