indizione dell’Anno
Eucaristico offre l’occasione decisiva per rivisitare a fondo tutto il
settore della pastorale liturgica: incrementare la consistenza del gruppo
liturgico in Diocesi e nelle parrocchie, elevare lo stile delle
celebrazioni, far conoscere ai fedeli la realtà ministeriale in tutti i
suoi gradi, costituire tra i ragazzi il gruppo dei ministranti con la guida
di un catechista.
Deve essere, questo, anche l’anno della riscoperta
della Domenica come “giorno di Dio, giorno di Cristo, giorno della Chiesa,
giorno dell’uomo, giorno dei, giorni” (Lett. Ap. “Dies Domini”,
31/5/98), giorno che riassume tutte queste specificazioni nella Celebrazione
Eucaristica.
La stessa partecipazione alla Messa festiva il sabato
sera dovrebbe mantenere il suo carattere di eccezione, motivata da
particolari necessità e non ridursi a un comodo e sbrigativo alibi per
svuotare la domenica dei suoi così ricchi significati!
Teniamo presente – e diffondiamo – lo slogan del
prossimo Congresso Eucaristico Nazionale (Bari, 21-29 maggio 2005): “Senza
la domenica non possiamo vivere”, parola di martiri: i quarantanove
martiri del villaggio di Abitène in Tunisia, nel 304, così risposero al
proconsole Anulino che contestava loro una tale… “trasgressione”.
In ciascuna parrocchia, anche nelle più piccole, venga
programmata in calendario una Settimana Eucaristica (orari del tardo
pomeriggio o serali) più un giorno festivo, nel periodo dell’anno e con
gli orari che meglio favoriscano una vasta partecipazione.
Nelle comunità più piccole, affidate giuridicamente o
solo pastoralmente a un solo presbitero, l’iniziativa potrà venire
ridotta a tre – sere per luogo distribuite nell’arco di due settimane:
il criterio infatti dev’essere quello della capillarità.
Una parrocchia di Fano – centro ha già celebrato la
Settimana negli ultimi giorni di ottobre.
Per un degno svolgimento si chiede ai Diaconi di
prestarsi, secondo le possibilità, a rendere più solenne e degna la
celebrazione prevedendo presenze anche in più parrocchie durante l’anno,
su richiesta dei parroci.