Come
negli anni passati, lo scorso Ottobre il gruppo Pergola 1°, dell’Associazione
che aderisce all’FSE (Federazione Scout d’Europa), ha aperto l’anno
scout 2004 – 2005; quello di Pergola è uno dei primi gruppi costituitisi
nella Regione Marche, avendo festeggiato nel 2003 il suo 80° anno di vita.
L’associazionismo
scout, nato nel 1905 in Inghilterra per opera di Sir Robert Baden Powel
(chiamato fraternamente BP dagli scout di tutto il mondo), arrivò in Italia
inizialmente nel 1912; nei primi anni crebbe lentamente con diverse sigle e
anche con diversi orientamenti (inizialmente come associazione nettamente
laica, successivamente con la creazione anche di un ramo di ispirazione
cattolica). Con il fascismo ogni associazionismo non di regime fu soppresso,
e così fu anche per i gruppi scout; tuttavia lo spirito e i suoi ideali non
furono dimenticati (restarono durante il fascismo piccoli gruppi
clandestini, alcuni parteciparono anche alla Resistenza) e appena il
fascismo cadde, assieme all’Italia risorse anche l’associazione degli
scout, con due filoni principali: uno aconfessionale (CNGEI, Corpo Nazionali
dei Giovani Esploratori Italiani) e l’altro di ispirazione cattolica
(ASCI, Associazione Scoutistica Cattolica Italiana per i ragazzi; l’AGI,
Associazione Guide Italiane, per le ragazze).
L’associazione
degli scout si articola su tre “branche” in funzione di tre fasce di
età dei ragazzi o delle ragazze: tra gli 8 e gli 11 anni i bambini sono
chiamati Lupetti e le bambine Coccinelle; tra gli 11 e i 16 anni si passa ai
Giovani Esploratori (gli Scout) o alle Guide; tra i 16 e i 23 anni circa si
passa ai Rover o alle Scolte.
Nel
1974 l’ASCI si trasformò in AGESCI fondendo in un’unica associazione la
parte maschile e quella femminile e improntando il metodo sulla
co-educazione.
Non
tutti i capi condivisero questa scelta né altre modifiche organizzative e
di impostazione che si erano determinate con lo scioglimento dell’ASCI e
dell’AGI, fondando gli Scout d’Europa in cui venivano ripresi alcuni dei
criteri educativi e di metodo dell’ASCI e dell’AGI che erano stati
abbandonati, mantenendo sotto una unica sigla i rami maschile e femminile ma
con strutture distinte e attività prevalentemente separate, rette comunque
da una unica comunità di capi.
In
grandi linee il metodo scout segue un percorso educativo, graduato in
funzione dell’età, che dal clima di gioco e di avventura progressivamente
conduce i ragazzi verso una formazione personale improntata ai valori della
lealtà, dell’altruismo e della solidarietà, della tenacia e dell’entusiasmo
verso la vita (vissuta come impegno a migliorare il mondo; risale a BP in
motto degli scout: lasciare il mondo almeno un po’ migliore di come lo si
è trovato), e di uno spirito cristiano possibilmente vissuto in concreto.
Nelle
diverse attività gli scout imparano ad applicare molte tecniche che, con il
gioco, insegnano ai ragazzi a superare le difficoltà e, per quanto
possibile, a costruire con le proprie mani ciò di cui possono avere
bisogno. Per questo imparano a orientarsi con la carta topografica, con la
bussola e con le stelle, sanno accendere e governare il fuoco per prepararsi
il cibo, al campo estivo vivono in tenda e si costruiscono il tavolo, la
cucina, il forno, la dispensa e quant’altro sia necessario.
Conoscono
le tecniche della segnalazione (ad esempio l’alfabeto morse) e del pronto
soccorso, sanno riconoscere le impronte degli animali e le piante, imparano
a sopportare la fatica, senza dimenticare che è compito del più forte
aiutare il più debole.
Forse
l’espressione più chiara dello spirito che anima lo scoutismo si ritrova
nei 10 articoli della “Legge degli Scout”, praticamente la stessa in
tutte le diverse articolazioni dello scoutismo internazionale:
1.
Lo scout considera suo onore meritare fiducia
2.
Lo scout è leale
3.
Lo scout è sempre pronto a servire il prossimo
4.
Lo scout è amico di tutti e fratello di ogni altro scout
5.
Lo scout è cortese e cavalleresco
6.
Lo scout vede nella natura l’opera di Dio, ama le piante e gli animali
7.
Lo scout ubbidisce prontamente
8.
Lo scout sorride e canta anche nelle difficoltà
9.
Lo scout è laborioso ed economo
10.
Lo scout è puro di pensieri, parole, azioni.
Gli
scout (come anche le guide) sono raggruppati in squadriglie composte
generalmente da 8 – 9 ragazzi (dagli 11 ai 16 anni), con un capo e un vice
capo; più squadriglie compongono un riparto, diretto da un capo riparto
(generalmente un rover di 25 – 30 anni, coadiuvato da uno o più rover con
funzioni di aiuti capo).
Buona
parte delle funzioni educative del metodo scout e l’apprendimento delle
tecniche si svolgono nell’ambito della squadriglia, sotto la
responsabilità del capo e del vice capo squadriglia (e sotto l’occhio
vigile del capo riparto e dei suoi aiuti); in questo modo gli stessi ragazzi
vivono con senso di responsabilità l’impegno di trasferire le conoscenze
e lo spirito scout dai più grandi ai più piccoli, soprattutto attraverso l’esempio
personale.
Quest’anno
ci siamo dati l’obiettivo di portare l’associazione anche nella nostra
zona, a Mondavio e a Orciano iniziando per ora con la branca Esploratori
(cioè con i ragazzi tra 11 e 15 anni) in collegamento con il gruppo di
Pergola).
È
stata quindi costituita nel riparto di Pergola la squadriglia dei Leoni,
formata da 8 ragazzi residenti tra S. Michele, Mondavio e Orciano, per quest’anno
completamente inserita tra quelle del Gruppo di Pergola (nella foto si
riporta uno scorcio della sede del Riparto degli scout di di Pergola), ma
con la prospettiva di farne, se possibile già dall’anno prossimo, una “squadriglia
libera” che svolga autonomamente parte della propria attività in questa
zona.
Nel
futuro, se le condizioni lo permetteranno, si cercherà di costituire un
riparto formato da due o più squadriglie.
Le
attività si svolgono parte a Mondavio (in particolare le riunioni di
squadriglia, generalmente il Sabato dopo il catechismo, presso la parrocchia
di Mondavio) e parte a Pergola (con le riunioni di Riparto della Domenica
mattina, iniziando con la Messa nella parrocchia di San Francesco).
Periodicamente si svolgono uscite della durata di un’intera giornata o con
il pernottamento da Sabato a Domenica, in attesa del campo estivo che si
svolge, normalmente, nella prima metà di Agosto.
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