Pagina Precedente Una laurea per l'inventore Pagina Successiva

MONDAVIO - Una Natale stupendo per Pierino Berardinelli. Scusate: per l’ingegner Pierino Berardinelli, inventore ormai noto in tutto il mondo. Al punto che gli è appena arrivata la laurea honoris causa in ingegneria da un’università della Nuova Zelanda. <<E’ stata una sorpresa graditissima - commenta il nostro interlocutore nel suo laboratorio con tanti riconoscimenti ed attestati appesi al muro - dico la verità, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere...>>.

Berardinelli è l’inventore della macchina elettromeccanica superveloce capace di confezionare automaticamente 40 mila spiedini al giorno. Per l’ ex falegname, poi inventore a tutti gli effetti, il primo brevetto è arrivato 16 anni fa. Il secondo nel 1993. Con quale risultato?

Che di macchine automatiche, che costruisce nel suo laboratorio artigiano, ne immette sul mercato un massimo di 8 l’anno. Molto di più quelle manuali, sempre per confezionare spiedini ma in quantità molto più modeste, per uso familiare. Il signor Berardinelli inventore, oggi con lui lavora anche la figlia Emanuela, di strada ne ha fatta tanta.

<<Le mie macchinette per il confezionamento manuale - commenta soddisfatto - sono ormai in ogni parte del globo... le macchine automatiche ne avrò prodotte un centinaio.. ma anche queste sono arrivate un pò ovunque.. l’ultima delegazione che è venuta a farmi visita arrivava dagli USA..>>. Come si può descrivere questa sorta di super rapida dello spiedino?

<<..Macchina elettromeccanica per produrre arrosticini di ovino adulto, tipico prodotto del centro sud Italia, in grandi quantità. E’ la soluzione ottimale per la macelleria moderna perché la macchina automaticamente infila gli stecconi, taglia gli arrosticini ed infine li estrae dai contenitori. Da anni gli operatori del settore utilizzano con successo queste macchine che raggiungono la produzione giornaliera di 40 mila arrosticini....>>.

E’ stato un traguardo difficile?

<<Come lavoro è stato un calvario che ho portato avanti con caparbietà anche perchè avevo studiato elettronica. Però c’è stata anche tanta soddisfazione con tanti riconoscimenti e premiazioni a partire dalla Regione Abruzzo...>>. E tutto è nato dentro il suo laboratorio?

<<Esattamente. Andiamo avanti con un lavoro artigianale perché non ho mai accettato le proposte di trasformare la produzione a livello industriale...>>.

Ma come è arrivato a farsi conoscere in tutto il mondo? <<..questo non l’ho mai capito. Forse la voce passa da macellaio a macellaio e arriva lontano... ho ricevuto l’attestato di riconoscimento dall’università di Seul, poi il Premio Italia, un altro premio a Vienna... le nostre macchine si trovano anche a San Remo... adesso la laurea di ingegnere!!!>>.

E lo stesso discorso vale anche per i contenitori manuali? <<Sono stati venduti in tutta Europa, Australia e Stati Uniti... >>.

Sembra incredibile come la prima idea maturata con il brevetto 16 anni fa sia oggi diventata un primato senza precedenti. Ed ecco la sorpresa che Pierino Berardinelli ci ha riservato. Ha preparato la fotocopia dell’articolo apparso sul Corriere a settembre del 1987. E commenta:

<<Questo è stato il primo in assoluto... poi sono arrivati in pratica tutti gli altri giornali e la televisione per cercare di capire meglio quella che sembrava prima una stravaganza, poi una curiosità da studiare più da vicino...>>.

All’ingegnere Pierino Berardinelli tanti complimenti. Nel suo laboratorio all’ombra della Rocca ha progettato e costruito senza mai montarsi la testa. Anzi. Con lui però anche il nome di Mondavio è arrivato lontano.

Roberto Giungi

Da Corriere Adriatico del 28/12/2003