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Le macerie del dolore innocente

La litania delle immagini terribili – così dolorosamente già viste, eppure sempre così inedite nella loro intatta angoscia – mi si mette più ostinatamente a fuoco, questa volta, dalla parte della vita e dei suoi legami. Quando questi legami sono stroncati sul loro nascere, nel punto più tenero e delicato del loro formarsi – la generazione appena avviata – noi ci sentiamo doppiamente avviliti e doppiamente inermi. Ma anche doppiamente determinati a contrastare il puro e semplice abbandono alla disperazione e la rassegnazione, se rimaniamo profondamente uniti in ciò che ci rimane (l’umano degno dell’uomo: che è indivisibile e comune). Questi legami, fragili eppure indistruttibili, li abbiamo visti all’opera mille volte – e ancora qui – come un antidoto alla nostra pur inguaribile disillusione: nella solidarietà fra le macerie, nella condivisione della comune angoscia, nell’ostinazione del sacrificio e della dedizione, nella dignità delle ferite e del dolore. Il discorso di tutti noi, che ora siamo risparmiati e al sicuro, ha però un limite invalicabile, del quale dobbiamo rimanere umilmente consapevoli. “La casa dov’erano radunati in festa i tuoi figli e le tue figlie è rovinata sopra di loro”. A questo punto, Giobbe leva la sua protesta verso l’Altissimo. Dio non si offende per i toni troppo accesi del grido che Giobbe leva anche sino al cielo. Dio non si risolve nei discorsi troppo ragionevoli dei consolatori di professione. Quando viene il momento, Dio si fa riconoscere proprio nel mistero della giustizia indelebile di quegli affetti e di quei legami che egli stesso ha creato. Giustamente, nel profondo del suo cuore, ogni essere umano resiste all’idea che essi possano andare perduti per sempre. Per l’amore di Dio, il riscatto dell’ingiustizia che colpisce il figlio dell’uomo è un punto d’onore. Per l’uomo credente, il punto d’onore sta nella giusta tenacia della fede: consapevole della propria finitezza, irriducibile nei propri affetti.

PierAngelo Sequeri

da Avvenire del 2 nov 2002